Fondazione Archivio Piero Leddi

Piero Leddi, Mario De Micheli, Ernesto Treccani, Floriano Bodini Foto Archivio Piero Leddi

Piero Leddi, Mario De Micheli, Ernesto Treccani, Floriano Bodini Foto Archivio Piero Leddi

Nel marzo 2014, a conclusione di un progetto presentato alla fine del 2013, si è formalmente costituita l’Associazione Archivio Piero Leddi, creata per valorizzare l’opera di questo artista, e insieme per proporre iniziative e approfondimenti sulla pittura del secondo Novecento.
L’Associazione, con recapito presso lo studio di Milano, ha anche una sede permanente a San Sebastiano Curone.
Nato a San Sebastiano e attivo a Milano dagli anni Cinquanta, Leddi ha mantenuto profondi legami con l’ambiente d’origine. La sua pittura – che ha richiamato nel tempo l’interesse di numerosi critici e studiosi tra cui Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Davide Lajolo, Francesco De Bartolomeis, Luigi Cavallo, Giancarlo Consonni, Franco Loi, Giancarlo Majorino – ha affrontato temi come le migrazioni e la perdita dei mestieri arcaici, il declino del mondo contadino e il rapporto contraddittorio con la dimensione urbana. Attraverso la costante sperimentazione di tecniche e di linguaggi, essa è arrivata a diverse migliaia di pezzi, collocati in alcune sedi prestigiose e in una vasta rete di collezionisti privati.
Di particolare interesse il fatto che l’artista, scomparso nel giugno 2016, abbia conservato un nucleo notevole, e più precisamente: quadri a olio, lavori su carta (disegni, tempere, acquerelli, pastelli), una raccolta completa dell’opera grafica, bozzetti e modelli di sculture. A ciò si affianca l’archivio di inviti, monografie e cataloghi delle mostre personali e collettive. E inoltre materiale diverso, soprattutto cataloghi e pubblicazioni inerenti all’arte, specie italiana, della seconda metà del Novecento. Da segnalare anche il consistente archivio personale di documenti e fotografie, che contiene importanti serie fotografiche realizzate o fatte realizzare da Leddi in vista di una documentazione della vita del paese e della valle negli anni Cinquanta. E infine collezioni, tra le quali la raccolta di sculture etniche e quella degli oggetti dei mestieri.
L’Associazione – che non ha fini di lucro ed è aperta a quanti vogliano aderirvi condividendone le finalità – si propone di realizzare la catalogazione della produzione dell’artista e dell’insieme dei materiali descritti. Il lavoro, che è iniziato presso lo studio di Milano, data la complessità richiederà tempi adeguati. Accanto a ciò, l’Associazione ha da tempo avviato un altro aspetto della propria attività, e cioè la promozione di esposizioni temporanee, secondo criteri tematici o cronologici di volta in volta identificati.